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La mobilità internazionale del personale: una risorsa e una sfida per le aziende

L’espatrio è una modalità di spostamento internazionale del personale che consiste nel trasferire un dipendente all’estero per un periodo limitato di tempo, solitamente da uno a cinque anni, per svolgere una missione specifica in una filiale o in una consociata dell’azienda. Si tratta di una pratica sempre più diffusa tra le aziende che operano in mercati globali.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’espatrio?

L’espatrio presenta dei vantaggi sia per l’azienda che per il dipendente.

Per l’azienda, l’espatrio permette di avere all’estero una persona di fiducia che conosce la cultura e l’organizzazione dell’azienda madre e che può facilitare l’integrazione e la cooperazione tra le sedi. L’espatrio consente di adottare delle politiche di neutralità fiscale e di ottimizzare i costi. Per il dipendente, l’espatrio rappresenta un’opportunità di crescita professionale e personale, in quanto gli permette di acquisire competenze e responsabilità in contesti diversi e sfidanti.

Tuttavia, l’espatrio presenta anche dei rischi e delle complessità che richiedono una gestione adeguata e specifica. I rischi sono legati alla possibilità che il dipendente non si adatti bene al contesto estero, che viva disagi personali o familiari o che non riesca a completare la sua missione con successo. Le complessità sono legate agli aspetti legali, contrattuali, fiscali e previdenziali dell’espatrio, che variano a seconda del paese di destinazione e del tipo di contratto.

Come si gestisce un espatriato affinchè sia di successo?

Per gestire un espatriato in modo efficace ed efficiente, è necessario tenere conto di diversi aspetti:

  • Gli aspetti organizzativi e gestionali: si tratta di definire la necessità e la fattibilità dell’espatrio, tenendo conto degli obiettivi aziendali, delle caratteristiche del paese ospitante, delle competenze e delle motivazioni del dipendente. Si tratta anche di stabilire il tipo di contratto più adatto alla situazione, che può essere di trasferimento o di assunzione diretta da parte della società estera. Si tratta infine di determinare il pacchetto retributivo dell’espatriato, tenendo conto delle differenze di costo della vita, delle difficoltà del trasferimento e delle eventuali tassazioni doppie.
  • Gli aspetti legali e contrattuali: bisogna redigere i documenti necessari per regolare il rapporto di lavoro tra il dipendente e l’azienda madre e tra il dipendente e la società estera e stipulare gli accordi intercompany per regolare i riaddebiti dei costi connessi al trasferimento del personale all’estero.
  • Gli aspetti fiscali e previdenziali: è necessario verificare la normativa locale e quella del paese estero in materia fiscale e previdenziale, nonché gli eventuali accordi bilaterali o multilaterali esistenti. Si tratta anche di applicare i meccanismi per evitare la doppia imposizione e la doppia contribuzione e per garantire la continuità dei diritti previdenziali.
  • Gli aspetti burocratici: importante attivarsi nei tempi giusti per ottenere i visti e i permessi di soggiorno per il dipendente e la sua famiglia, nonché gestire la busta paga e gli adempimenti a carico del sostituto d’imposta.
  • Gli aspetti assistenziali: bisogna fornire al dipendente e alla sua famiglia i servizi e le coperture necessari per il loro benessere e la loro sicurezza, come l’assicurazione sanitaria, il viaggio di andata e ritorno, l’assistenza legale, ecc.
  • Gli aspetti formativi e di supporto: è focale preparare il dipendente e la sua famiglia al trasferimento, fornendo loro informazioni e formazione sul paese di destinazione, sulla cultura, sulla lingua, sulle norme e sui costumi locali e accompagnare il dipendente e la sua famiglia durante il soggiorno all’estero, fornendo loro assistenza e supporto in caso di difficoltà o problemi.

Possiamo dire che la gestione degli espatriati richiede competenze specifiche, non sempre presenti in azienda, per cui può essere strategico affidarsi a consulenti esterni o a società specializzate in questo campo come La Relocation.

Affidarsi a La Relocation per la gestione degli espatriati offre numerosi vantaggi alle aziende

Prima di tutto, consente di avere a disposizione competenze specializzate e conoscenze approfondite nel campo della delocalizzazione internazionale del personale.
Questo assicura una gestione efficiente e mirata, riducendo i rischi e le complessità legate all’espatrio. Inoltre, una società di relocation dispone di una rete di contatti e risorse sia nel paese di origine che in quello di destinazione, offrendo un supporto completo durante tutto il periodo dell’espatrio. Ciò contribuisce a garantire un’adeguata preparazione e integrazione del dipendente e della sua famiglia nel nuovo contesto.
La Relocation offre consulenza e assistenza personalizzate, riducendo lo stress e le difficoltà associate al trasferimento internazionale.

I servizi di relocation contribuiscono a ottimizzare i costi e garantire il rispetto delle normative locali e internazionali, apportando vantaggi economici all’azienda.

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