Che si tratti di una nuova città o addirittura di un nuovo Paese è fondamentale integrarsi velocemente con il nuovo ambiente.
Come si fa? Lo abbiamo chiesto a Laura Poggioli, Ceo e Founder de La Relocation
L’idea di cambiare casa è nella maggior parte dei casi entusiasmante… fino a che non si comincia a pensare di dover rinchiudere la propria vita vissuta fino a quel momento in tanti scatoloni, organizzare il trasporto, pensare alle pulizie della vecchia e della nuova casa, e non ultimo: ambientarsi in una nuova città.
La maggior parte dei disagi, specie quando si proviene da un’altra località o addirittura da un altro Paese sono proprio legati a gestione del nuovo quotidiano e integrazione, in particolar modo quando non ci si orienta in decisioni di cruciale importanza quali ad esempio la scuola nuova per i bambini, le trafile burocratiche e amministrative, le diverse abitudini.
Si aggiungono poi, nuove difficoltà anche nelle più banali azioni ed esigenze quotidiane: non conoscere ancora dove si trova il supermercato con i prodotti migliori a prezzi più convenienti, dove andare a farsi fare le chiavi nuove o anche solo una fotocopia, non sapere dove portare i bambini a giocare nel tempo libero… e la lista è ancora molto lunga.
Sembrano aspetti superficiali, eppure per ogni persona del nucleo familiare questi aspetti possono avere un impatto emotivo notevole, a volte anche critico.
Se i nostri figli infatti non si integrano rapidamente nella nuova comunità e nelle relative dinamiche a causa per esempio, di una lingua diversa, diverse abitudini, tradizioni culturali differenti, sarà certamente difficile per loro ambientarsi serenamente.
L’equivalente vale anche per gli adulti: in una nuova città, senza riferimenti e punti fermi, capita spesso di sentirsi soli e spaesati.
Eppure, esistono soluzioni che annullano i normali disagi legati ad un trasferimento.
Ne abbiamo parlato con Laura Poggioli, Ceo & Founder de La Relocation.
“Spacchettare la propria vita” e ritrovarla altrove: il disagio non è solo legato alla fatica fisica, ma è spesso emotivo.
Che si tratti di una “fuga” volontaria o di un trasferimento obbligato, per motivi di lavoro o per scelta personale, nel trasferimento si incontrano difficoltà di ordine pratico che sono spesso anche collegate all’emotività.
«Ci è capitato spesso» ci racconta Laura Poggioli «che nell’aiutare le persone anche solo banalmente a spacchettare i propri oggetti e scegliere dove collocarli nella nuova abitazione, si avvertisse un forte disagio e confusione. In questo senso, mi è parso di captare una sorta di mancanza di lucidità, dovuta probabilmente allo stress fisico ed emotivo del trasferimento».
È incontestabile che cambiare casa non sia una passeggiata, e che questo disagio si unisca a quello ulteriore di trovarsi in un posto di cui non si conosce quasi nulla e nessuno.
A questa situazione di smarrimento, bisognerebbe rispondere chiedendo aiuto:
«Avere confusione mista a disagio e doversi occupare anche di collocare i mobili, pulire, aggiustare la finestra che è un po’ rotta o la caldaia che non si riesce ad accendere… è aggiungere stress allo stress.
Bisogna invece fermarsi, respirare, e delegare questi compiti a persone capaci, che conoscono i giusti riferimenti sul territorio e con velocità risolvono questi piccoli e grandi problemi.»
In questo senso, la Relocation tra i suoi servizi prevede anche un aiuto nella pulizia della casa, montaggio mobili e realizzazione di piccoli e grandi lavori di risistemazione della casa, in modo da eliminare questo primo disagio d’impatto.
«Non parliamo poi dell’incombenza di dover sbrigare da soli tutta la parte burocratica e amministrativa: contrattualistica, utenze, permessi, esportazione auto e quant’altro. Anche questi sono fattori di ordinaria amministrazione, ma nella totale non conoscenza di riferimenti nel nuovo territorio, risultano certamente una grande perdita di tempo e fonte di stress. Per questo motivo, i nostri clienti delegano al loro Relocation Manager la gestione burocratica, dedicandosi con priorità al dialogo su tutte le esigenze e i desideri.
La Relocation è un facilitatore: semplifica tutte le fasi del trasferimento e dona serenità nell’integrazione.»